Rifugio
Manolino
1638 mt l.m. - Prorietà CAI Ceva
1638 mt l.m. - Prorietà CAI Ceva
Il
rifugio Manolino, ex casa di caccia del Re e ora gestito dal CAI di Ceva, si trova
nella stupenda e tranquilla conca dell'Alpe di Perabruna ai piedi dell'Antoroto,
del Mussiglione e della Rocca dell'Aquila.
La via più sensata per raggiungerlo, nonché l'unica ciclabile, parte dalla Colla di Casotto (1381 m) e segue le strade di servizio degli impianti sciistici di Garessio 2000 (Valle dei Castori per i nostalgici). Si sale senza difficoltà, a parte un breve tratto pietroso e ripido, fino sulla vetta del Berlino (1789 m, arrivo della seggiovia): il panorama è immenso e spazia dalla costa Ligure alla pianura Torinese, passando per il Mindino e l'Antoroto.
Si prosegue ancora in salita, anche questa agevole salvo un breve tratto, fino al Mussiglione (1926 m, arrivo dell'ultimo ski-lift) dove si domina dall'alto la conca del Manolino nella quale la strada inizia a scendere rapidamente a tornanti. Dal fondo della conca (1560 m), si oltrepassa una margheria e si risale il modesto dislivello che separa dal rifugio. La strada prosegue ancora pianeggiante per 400 metri fino a una chiesetta sotto la Rocca dell'Aquila.
Il ritorno avviene sulla stessa strada fatta all'andata, piacevole e senza difficoltà.
In tutto, facendo andata e ritorno dalla Colla di Casotto sono 24,5 Km per un dislivello di circa 1000 m. Ovviamente ci si può anche accontentare di arrivare in cima al Mussiglione e godersi la vista dall'alto risparmiandosi la metà del dislivello.
La Valle Casotto oltre che selvaggia e incontaminata è anche uno dei luoghi più ricchi di vicende del basso Piemonte, difatti la storia documenta che i primi insediamenti monastici risalgano già all’anno 1000 quando fu eretta la Certosa, più recentemente trasformata in Castello fu residenza di caccia Sabauda, difatti Vittorio Emanuele II affascinato dalla bellezza della Valle faceva uso del Castello come base di partenza per le sue battute. Casa di caccia più dislocata risultava essere l’attuale Rifugio Manolino, meta della nostra escursione a semi anello che in occasione della festa annuale viene popolato da numerosi escursionisti.
La via più sensata per raggiungerlo, nonché l'unica ciclabile, parte dalla Colla di Casotto (1381 m) e segue le strade di servizio degli impianti sciistici di Garessio 2000 (Valle dei Castori per i nostalgici). Si sale senza difficoltà, a parte un breve tratto pietroso e ripido, fino sulla vetta del Berlino (1789 m, arrivo della seggiovia): il panorama è immenso e spazia dalla costa Ligure alla pianura Torinese, passando per il Mindino e l'Antoroto.
Si prosegue ancora in salita, anche questa agevole salvo un breve tratto, fino al Mussiglione (1926 m, arrivo dell'ultimo ski-lift) dove si domina dall'alto la conca del Manolino nella quale la strada inizia a scendere rapidamente a tornanti. Dal fondo della conca (1560 m), si oltrepassa una margheria e si risale il modesto dislivello che separa dal rifugio. La strada prosegue ancora pianeggiante per 400 metri fino a una chiesetta sotto la Rocca dell'Aquila.
Il ritorno avviene sulla stessa strada fatta all'andata, piacevole e senza difficoltà.
In tutto, facendo andata e ritorno dalla Colla di Casotto sono 24,5 Km per un dislivello di circa 1000 m. Ovviamente ci si può anche accontentare di arrivare in cima al Mussiglione e godersi la vista dall'alto risparmiandosi la metà del dislivello.
La Valle Casotto oltre che selvaggia e incontaminata è anche uno dei luoghi più ricchi di vicende del basso Piemonte, difatti la storia documenta che i primi insediamenti monastici risalgano già all’anno 1000 quando fu eretta la Certosa, più recentemente trasformata in Castello fu residenza di caccia Sabauda, difatti Vittorio Emanuele II affascinato dalla bellezza della Valle faceva uso del Castello come base di partenza per le sue battute. Casa di caccia più dislocata risultava essere l’attuale Rifugio Manolino, meta della nostra escursione a semi anello che in occasione della festa annuale viene popolato da numerosi escursionisti.