Cenni storici
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Da Casalis (Dizionario geografico degli Stati di S.M. il re di Sardegna, 1837)

Nel secolo X questo luogo era Corte nel contado Dianense, e denominavasi Petra Auriola.
Apparteneva alla nobilissima prosapia dei marchesi di Susa, la quale era la più doviziosa fra le alLre famiglie dominanti nelle nostre contrade, peroccbè esteso aveva la sua signoria sopra una gran parte delle terre che ora costituiscono il Piemonte propriamente detto.
Quando il marchese Manfredo di Susa unitamente alla contessa Berta, e al di lui fratello Alrico vescovo d'Asti fondò nel 1029 l'abbazia di s. Giusto di Susa, le appropriò in dote molti luoghi e territorii compresi nel suo dominio ma volle riservarsi il villaggio e il distretto di Priola.
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Il dominio ch'ebbero i monaci di s. Giusto su questa terra non durò che dal 1055 sin circa la metà del secolo XIII; peroccbè nell'anno 1256 addì 7 d'ottobre, correndo l'indizione nona, i marchesi di Ceva Leone, Emmanuele , e Giorgio Beneditro per istromentio ricevuto in Ceva dal notajo Bovetio promisero di far sì che dopo la loro morte si restituissero a Giacomo I abate di s. Giusto, od a' suoi successori la rocca, la villa e la giurisdizione di Priola sì , e come il ridetto monastero ne aveva fatta la concessione a quei marchesi, affinché se le godessero durante la loro vita.
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NeI 1299, il 4 di febbrajo, il marchese Guglielmo, i di lui figliuoli e il marchese Nano avevano convenuto per atto pubblico di distruggere il castello di Priola; locchè per altro non fu eseguito perocchè vediamo che nell'istrumento di divisione dei marchesi di Ceva, stipulatosi addi 11 maggio 1357, fecesi un patto espresso, per cui il paese e il castello di Priola si godessero da loro in comune, e che nessuna delle parti dividenti potesse alienarvi cosa alcuna senza l'assentimento delle altre.
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Finalmente il comune di Priola passò per la massima parte nella giurisdizione di un discendente d'un ramo cadetto delI'antica ed illustre famiglia Pallavicini, che pigliò e trasmise a' suoi posteri il titolo di marchese di Priola.