Il castello
 
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Dal libro " Storia, arte e castelli del cuneese"
di Anita Piovano - Ed Gribaudo.

 

...deviando dalla strada della valle del Tanaro, raggiungiamo Perlo dove sappiamo che esistettero nel passato ben due fortificazioni. L'una, di cui restano ruderi, in direzione di Murialdo, fu denominata castello dei Saraceni perché a loro appunto lo attribuisce la tradizione popolare
In questa fortificazione e nelle gallerie che dal luogo si addentrano nella montagna, si sarebbero nascosti e trincerati quando, caduta anche la loro base di Frassineto erano incalzati ormai da ogni parte dalle vittoriose popolazioni dcl luogo.


I resti del castello dei marchesi di Ceva

Una delle quattro torri del castello dei marchesi di Ceva

. L'altra fu denominata castello dei Marchesi di Ceva perché pare si trattasse di una grande costruzione voluta dal Nano di Ceva per potenziare ulteriormente le fortificazioni della valle dcl Tanaro. Fu distrutta completamente nel 1414 dalle truppe di Amedeo VIII di Savoia.


Ancora da: Casalis (Dizionario geografico degli Stati di S.M. il re di Sardegna, 1837)

Nel suo territorio trovansi ancora le rovine dell'antico castello che fu distrutto nel secolo decinoquarto; esso era munito di quattro torri ed aveva una periferia di cinquecento metri.
Mi si dice che a circa due chilometri da Perlo verso Murialdo vi è il cosi detto Castelletto dei Saraceni formato da antri scavati ad arte e nei quali si discende per un grande buco a guisa di tromba; nel fondo di esso si vede un grande atrio da cui partono tre gallerie, l'una verso levante, l'altra verso mezzogiorno, l'ultima verso ponente, questa pare sia lunga sette chilometri circa, divideudosi per strada in altre gallerie. antri spaziosi e nel cui centro si trova una specie di tempio in cui si vedono scolpite sulla pietra delle primitive figure di uomini, animali ecc. Pare che si siano ivi trovate degii idoletti e delle monete.