Dalla "Relazione sulla provincia di Mondovì" dell' Intendente
Lazzaro Corvesy del 1753 riportiamo questa interessante descrizione del terrirorio
( dal CD-rom "Mondovì e la sua provincia" a cura del Centro Culturale
Mombasiglio)
Trovasi il luogo di Nucetto nella valle del
Tanaro distante dalla città di Mondovì miglia dieci e da quella
di Torino quaranta, confina con li territori de luoghi di Malpotremo, Bagnasco,
Perlo, e Ceva distanti dal medesimo fatta una comune miglia due; Dividesi in quattro
quarti, denominati il primo Del piano, 2° Caramelli, 3° La Villa, 4°
Livrato di poca distanza luno dallaltro; La tradizione antica vuole
che questo luogo sia molto antico, come lo danno a diveder molte rovine dantiche
fabbriche, e particolarmente il castello situato nel detto quartiere della Villa,
sendo la casa della Comunità in quello del Piano. Il fiume Tanaro scorre
in contiguità del quartiere del piano ove vi è un ponte molto antico
dun sol arco, sotto cui scorre detto fiume; questo ponte per altezza e larghezza
dellarco è il più celebre di tutto il Piemonte, e forsanche
dellItalia, qual per esser stato in parte danneggiato dallinsolita
escrescenza del fiume seguita nellanno 1744 abbisogna di riparazione, ma
a causa della grave spesa che resta necessaria, non è al caso di supplirvi
salvo col concorso delle altre comunità della Valle. |
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Vi sono due parrocchie una sotto il titolo
di S. Maria Maddalena situata nel quartiere del Piano, e laltra sotto il
titolo de S.ti Cosma e Damiano nel quartiere della Villa, e contigua al
vecchio castello posseduto dalla fameglia de Sig.ri Marchesi Ceva, ambe
esse parrocchie sono sotto la direzione dun sol paroco, distribuendo le
funzioni parrocchiali a vicenda, or nelluna or nellaltra secondo lantico
stile; il paroco e li redditi parrocchiali sono a carte Evvi pure unaltra
Chiesa della Confraternita de disciplinanti sotto il titolo della SS.ma
Trinità collabito bianco senza redditi. Alla campagna vi
sono le seguenti cappelle S. Rocco in cima alla Roatta del Piano
S. Bernardo nel quartiere della Villa S. Lucia, La Madona della
Neve, S. Antonio Abate, S. Pietro, la SS.ma Annunciata (Tutte queste cappelle
sono in poca distanza dallabitato e vengono mantenute con elemosine)
Oltre al Paroco che è il Sig. D. MichelAngelo Tortoroglio di
Cortemiglia vi sono due altri preti celebranti, e tre chierici. La maggior
parte del territorio resta in collina, e sebbene vi sia in questo luogo il gran
passaggio che tende a Garescio, e da ivi alla riviera di Genova, e al principato
dOneglia, tuttavia non vè negozio di sorte alcuna, attendendo
li particolari piuttosto a lavori di campagna; le fameglie più commode
sono quelle di Gervasio Prato, LucAntonio Penacino, Mastro Francesco Bernoco,
Gioanni Francesco Nicolino, Gioanni Domenico Penacino, Pietro Antonio Giacone,
Gioanni Batta Odello, tutte persone idiotte, e rurali. Non scorre su
questo territorio alcuna bealera, né aquedoto, e sebbene scorra il fiume
Tanaro lacqua però del medesimo non può servire per lirrigamento
de beni attesa la natural situazione in cui trovasi detto fiume.
Vi sono tre telari da tela. Vi è un molino spettante a vassalli
del Luogo qual è di reddito come infr La giurisdizione col titolo
comitale spetta cioè un terzo al sig. Marchese Alessandro Ceva, altro terzo
al sig. Marchese Felice Ceva, ed altro al sig. conte Fauzone, il primo abitante
in Ceva, e gli altri due nel Luogo. Possedono li sig.ri Vassalli un censo
signorile sovra la Comunità di £ 71.6 che annualmente a loro favore
si impongono ne causati, ed il pedaggio qual è di reddito £
30. Non usano di prepotenza meno causano alcun aggravio alli particolari,
ne tampoco sassumono ingerenza negli affari comunitativi. La Comunità
vien regolata da tre soggetti, cioè il Sindaco e due consiglieri; ha casa
propria, ove vien tenuto larchivio delle scritture, quali sono in buon ordine.
Li cadastri sono molto antichi, ed abbisognano di riforma per la quale si
daranno le opportune provvidenze, cessate che siano le circostanzi correnti.
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