Il Teatro Carlo Marenco
Il motivo in sottofondo è tratto
dalla commedia musicale "La locanda di tre merlo" prodotta dal
Teatro Marenco nel 1976
Teatro Marenco nel 1976
|
Sito
web: www.teatromarenco.it
|
 Carlo Marenco |
Vedi
anche il libro "Storia di un palcoscenico di paese"
ed. Stilgraf
|
 |
 |
di risanamento nel rispetto rigoroso della fisionomia ottocentesca della sala e delle severe norme di sicurezza.
Dal manifestino
dell'inaugurazione
La costruzione del Testo Marenco ebbe inizio nei 1860, in un clima di diffuso interesse per le vicende dell'arte scenica. Le fortune del melodramma e le suggestioni che divismo e maniera potevano esercitare sul pubblico della provincia, spiegano in parte di che cosa si alimentasse - in Ceva come in tanti altri piccoli centri - la passione per iI teatro. Ma nel microcosmo della Ceva di un secolo fa, il teatro era di casa e ci si accostava al teatro In una situazione di privilegio: l'esser concittadini di Carlo Marenco, autore tragico di bella fama, sembrava autorizzare ad una particolare confidenza con le cose della ribalta. In questa situazione alcuni filodrammatici, per quanto si sa efficienti ed ambiziosi, stanchi di esibirsi in uno stanzone inadatto, si fecero promotori dello costruzione di un vero teatro: coinvolta nell'iniziativa l'amministrazione comunale, persuasero i notabili del paese, i benestanti in vena di mecenatismo, gli appassionati della prosa e della lirica a finanziare l'impresa e Ceva vide sorgere Il suo bel teatro sull'area un tempo occupata dalle Carceri -
L'apertura ufficiale del Teatro ebbe luogo il 28 settembre 1861 con la tragedia Pia de' Talomei di Carlo Marenco, seguita da La locandiera di Goldoni e dalla Francesca da Rimini del Pellico.
La costruzione del Testo Marenco ebbe inizio nei 1860, in un clima di diffuso interesse per le vicende dell'arte scenica. Le fortune del melodramma e le suggestioni che divismo e maniera potevano esercitare sul pubblico della provincia, spiegano in parte di che cosa si alimentasse - in Ceva come in tanti altri piccoli centri - la passione per iI teatro. Ma nel microcosmo della Ceva di un secolo fa, il teatro era di casa e ci si accostava al teatro In una situazione di privilegio: l'esser concittadini di Carlo Marenco, autore tragico di bella fama, sembrava autorizzare ad una particolare confidenza con le cose della ribalta. In questa situazione alcuni filodrammatici, per quanto si sa efficienti ed ambiziosi, stanchi di esibirsi in uno stanzone inadatto, si fecero promotori dello costruzione di un vero teatro: coinvolta nell'iniziativa l'amministrazione comunale, persuasero i notabili del paese, i benestanti in vena di mecenatismo, gli appassionati della prosa e della lirica a finanziare l'impresa e Ceva vide sorgere Il suo bel teatro sull'area un tempo occupata dalle Carceri -
L'apertura ufficiale del Teatro ebbe luogo il 28 settembre 1861 con la tragedia Pia de' Talomei di Carlo Marenco, seguita da La locandiera di Goldoni e dalla Francesca da Rimini del Pellico.
E merito dell'amministrazione presieduta dal dott. Riccardo Luciano aver riproposto in termini concreti il problema della riattivazione del Teatro Marenco pochi anni fa, prima che l'edificio risultasse irrecuperabile. La responsabile risposta dell'Amministrazione Comunale, la sensibilità dei palchettisti, la generosità della popolazione tutta hanno consentito di rimuovere molti ostacoli o di porre mano al restauro. I lavori sono oggi ultimati: il teatro risulta non solo bello conte prima, ma ristrutturato In modo da costituire in Ceva una moderna e razionale palestra di cultura.
Ceva 29 giugno 1975
Il Teatro Carlo Marenco oggi