Dalla "Relazione sulla provincia di Mondovì"
dell' Intendente Lazzaro
Corvesy del 1753 riportiamo questa interessante descrizione del terrirorio |
Il Luogo di Roburent, il di cui territorio è per così dire
in forma distmo per consistere in una piccola striscia di montagna
in mezzo ad altre di non maggior larghezza dun miglia, e di lunghezza
miglia sette giace in un seno, che prende suo aspetto verso ponente, li
suoi confini sono con quelli della Torre, Pamparato, Garescio, Ormea, Frabosa
Soprana e Montaldo. Dividesi in quattro quartieri, il principale de quali vien denominato la piazza, distante dalla città di Mondovì miglia sei, e da quella di Torino trentanove; si trova in questo quartiere la casa della Comunità, la Chiesa parrochiale qual è sotto il titolo di S. Siro il di cui paroco, che vien chiamato col titolo di curato è il sig. D. Sebastiano Demarchi, sendo li redditi parrochiali come a carte. Ivi sovra unaltezza tutta di rocca nuda si vede una torre rotonda, circondata da alcuni avanzi dun antichissimo castello, non però abitabile, dal che sarguisce sia questo luogo molto antico. Trovasi pure in detto quartiere la Chiesa de disciplinanti collabito bianco sotto il titolo di SantAntonio Abate, qual ha il reddito di £. 80 circa provenienti da beni allodiali e le seguenti due cappelle cioè S. Pietro, e S. Anna ambe senza redditi, venendo mantenute con elemosine de particolari. Il 2° di detti quartieri vien denominato Codevilla distante dal suddetto di Piazza mezzo quarto di miglia, ove vi sono le seguenti cappelle cioè La Madona della Neve, S. Antonio, S. Giuseppe, S. Sebastiano, tutte senza redditi. 3° Pianfei distante miglia due da quello suddetto di Piazza, ove vi è solo una cappella sotto il titolo di S. Giacomo Apostolo, vien ivi mantenuto un Cappellano, che celebra la Santa Messa tutti i giorni a spese de particolari dello stesso quartiere. 4° La Prà distante miglia cinque da quello suddetto di Piazza, ove vè una sola Chiesa di disegno moderno a cinque altari sotto il titolo della Santissima Trinità, risiede ivi un Cappellano, qual sebbene sia suffraganeo ed elettivo del paroco del quartiere di Piazza, ha però il diritto di battezzare e di fare altre funzioni parrochiali. Si trova pure in questo quartiere una confraternita di disciplinanti collabito bianco sotto il titolo di S. Sebastiano qual è senza redditi. Alla campagna poi vi sono le seguenti cappelle cioè S. Rocco, S. Bernardo, La Madona della Montà, S. Luigi, S. Lorenzo, S. Matteo. Sono tutte le controscritte cappelle senza redditi, e si celebra soltanto la S.ta Messa nel giorno che si solennizza la loro rispettiva festa. Compongono detti quattro quartieri 350 capi di casa che fanno anime 2000. Laria è buona e salubre e non soggetta ad alcuna influenza, i particolari forti e robusti, non però industriosi, meno dediti ad alcun genere di negozio, né ad alcun arte sì mecanica che liberale, sendo la loro maggior industria quella di procurare di promuovere i loro figliuoli allo Stato Ecclesiastico, a qual effetto si contano 60 circa preti celebranti, 40 de quali fanno loro residenza nelle città e terre del Piemonte, da quale ne ricava questo luogo considerabili vantaggi per i denari che sogliono annualmente mandare alle loro rispettive case, e fameglie, fra quali vè il sig. D. Giuseppe Bartolomeo Musso nativo nel quartiere di Pianfei qual ha avuto il vantaggio con la sua attività ed industria dessere stato erede duna certa Madama Porta Torinese, la di cui eredità si dice possa ascendere a £. 200000 e più. D. Pietro Promis rettore di scuola nella città di Torino cantone di S. Agostino, qual ha fatto fabbricare una casa nel quartiere suddetto di Codevilla a tre piani di cinque camere caduno oltre diversi altri acquisti in beni stabili e prestiti. D. Siro Antonio Savio paroco del luogo della Caccia oltre diversi altri che sono duna aspettativa di fare considerabili patrimonj. Vi sono parimenti 30 chierici circa. Le migliori fameglie sono le seguenti Sig. Avvocato Promis vice avvocato Fiscale e vice Conservitore di guerra nella città di Mondovì, che alcuni anni sono ha sposato la sorella del sig. Marchese Alessandro Ceva di Nucetto, avendogli costituito in dote una parte della giurisdizione di Viola, Sig. Vincenzo Sebastiano Alasia del fu sig. Tesoriere già soldato nelle Guardie del Corpo, medico Gioanni Andrea Promis. Notaj Gioanni Battista Savio, Gioanni Antonio Maria Savio, Giuseppe Maria Galeani, Carlo Lorenzo Alasia. Chirurghi Stefano Antonio Promis, Giuseppe Caleri. Gli altri particolari travagliano tutti alla campagna. Da queste fini prende principio il torrente roburentello, qual si scarica di sue acque nel fiume Corsaglia sulle fini della Torre, su cui vi sono due piccoli molini duna ruota caduno, che sono di reddito di £. 150 tra ambi, quali appartengono agli eredi sig. Carlo Musso. Si è scoperta in questo territorio una miniera di marmo di color cinericcio e giallo tralucente, la mostra di quale si è trasmessa al sig. Intendente generale delle Regie fortificazioni e fabbriche. Vi è una congregazione di carità li di cui redditi ponno essere di £. 150 provenienti da beni allodiali, già proprii della Confreria dello Spirito santo soppressa nellanno 1721 qual reddito trovasi affetto alla manutenzione delle campane della Chiesa parrochiale, e dellolio della lampada del SS.mo Sacramento. Vi sono dodici telari da tela ordinaria. La giurisdizione spetta per intiero al sig. conte Clemente Antonio Cordero di Pamparato della città di Mondovì, Brigadiere dArmata, e Colonello del reggimento della Regina, qual non cerca assumersi veruna ingerenza negli affari di comunità, non usa di prepotenza meno causa aggravio agli abitanti, il medesimo non possede in questo luogo beni feudali, né allodiali, meno qualunque altro reddito. La Comunità viene regolata da 5 soggetti compreso il Sindaco, ha casa propria esistente nel quartiere di Piazza, ove vien tenuto larchivio delle scritture, quali sono in buon ordine, mancando però linventaro, per la di cui formazione si sono dati gli ordini opportuni al Segretario. |