Cenni storici
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Da Casalis (Dizionario geografico degli Stati di S.M. il re di Sardegna, 1837)

Nel dl 23 febbrajo 1260 Vincenzo da Acqui,
e Gualtiero Saliceto procuratori di Carlo conte di Provenza, e signore di Alba, Cherasco, Cuneo e Savigliano diedero l'investitura d'una terza parte di Priero e di vani altri luoghi a Giorgio, ed un'altra terza a Manuele; cd investirono del rimanente Guglielmo, Giacobino, e Baudino fratelli, marchesi di Ceva.
Pietro di Priero nel decimo giorno d'agosto del 1266 vendeva, pel prezzo di trenta lire, al cevese principe Giorgio il Nano i diritti och'egli aveva su questo luogo.
Priero appartenne quindi ai Galleani di Nizza, dai quali passò ai Doria di Genova, e fu poi eretto in marchesato a favore della nobilissima prosapia dei Turinetti di Chieri, i quali ebbero eziamdio i feudi di Pancalieri, Cimena., Pertengo Costanzana, Castiglione, Bersano, Bonavalle, Castelreinero e parte di Ostero; oltre a tutto ciò ebbero anche il contado di Pessin nell'Istria, e le signorie da Fidau, e di Rebenstein nell'Àustria.

Di essi furono: Giorgio, primo presidente della Camera de' conti, che cessò di vivere nel l673 in età di anni 67, e lasciò cospicui beni al R. Spedale di Carità di Torino, ove gli fu posto un monumento d'onore sotto cui leggesi un'iscrizione che ne rammenta le preclare virtù, e l'animo benefico:
Ercole figliuolo del precedente, marchese del sacro romano impero, intimo consigliere di Stato di S.M.. Cesarea, commissario imperiale. plenipotenziario ed ambasciatore di Cesare presso la S. Sede, cavaliere del Toson d'oro, e cavaliere del supremo ordine della Nunziata nel 1698; fu sepolto nella chiesa dei Carmelitani di Torino nella cappella della Concezione, ove gli fu posta un'epigrale molto onorevole:
Gioanni Antonio, nipote di Ercole, grande di Spagna di 1° classe, cavaliere della chiave d'oro, intimo consigliere di Carlo VI imperatore, colonnello di un reggimento d'infanteria, generale di artiglieria, ambasciatore in Isvizzera per
S. M. Cesarea. Nell'anzidetta cappella , ch'era stata da lui perfezionata nel 1744 leggesi una iscrizione a di lui onore:
Giuseppe Maurizio. consigliere del re di Sardegna, e riformatore degli studii in Torino: mostrossi molto liberale verso il ritiro delle Rosine di Chieri neI 1759, il quale aveva generosamente beneficato il R. Spedale di Canti di Torino.