Il castello
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Il castello di Paroldo in un'antica stampa
( Dal libro " Storia di Paroldo" di A.Zanelli, F. Viora G.Chiapasco R.Salvetti - Tipogr.C. Bra)

Il castello, dove sono rimaste solo alcune camere abitabili viene lasciato in uno stato di abbandono e, senza la necessaria manutenzione, incomincia inesorabilmente a rovinare. Oggi non restano che pochi ruderi nascosti tra i rovi e le erbacce. Accanto al castello sorgeva una torre maestosa di forma quadrata, abbattuta per recuperare le pietre che vennero utilizzate per la costruzione di abitazioni.

Dal libro " Storia, arte e castelli del cuneese" di Anita Piovano - Ed Gribaudo.
Il castello, di modesta entità, era sorto nel corso dcl XIII secolo ad opera dei Del Carretto, a cui la fortificazione doveva servire per meglio tutelare i diritti che vantavano sul feudo dei Marchesi di Ceva. Occupato nel 1348 in nome dei Visconti di Milano, fu incluso ,nel 1387, come successe per altre costruzioni della zona, tra i beni che costituirono la dote di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo. Nel 1503 se ne impossessò il duca Francesco Maria Della Rovere, ma i Del Carretto riuscirono a far valere i loro diritti cd a riprenderselo. Ne venne poi in possesso Carlo Emanuele I di Savoia neI 1588 e le guerre interne della famiglia sabauda, che videro fronteggiarsi Madama Reale ed il cardinalele Maurizio, gli inflissero gravi danni che non furono più riparati. Così col passare degli anni, divenne inabitabile ed alla fine del 1700 Iii decisamente abbandonato ad una progressiva decadenza. Arrivò in ultimo, come già si disse, la decisione di utilizzare il suo materiale per altre costruzioni e il castello di Paroldo scomparvi per sempre.