Monastero di Vasco
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Il Luogo di Monastero di Vasco, la tradizione vuole si chiamasse anticamente
col solo nome di Vasco, ma comecchè in esso luogo vera un monastero
de Benedittini, di quale se ne vedono ancor di presente alcune vestigia,
prese il suddetto nome di Monastero di Vasco. Parte de beni del suddetto Monastero de Benedittini furono eretti in beneficio col titolo Commendatario, di cui presentemente trovasi investito il sig. Abate Chiesa di Sinsano, il di cui reddito può essere di £. 3000 circa; de quali ne paga a titolo di pensione £. 800 al sig. Marchese Morozzo, a quale ne spetta la nomina attiva di tal beneficio, ed altrettanta somma vien pure pagata dal detto investito in Roma, ignorandone a qual precisa persona, tal reddito di £. 3000 consiste in beni totalmente immuni, consistenti in giornate 230 site nelle migliori regioni di questo territorio, oltre ad una cassina di giornate 70 circa pur immune sovra le fini della Rocca de Baldi denominata S. Ciriaco, ed un alpe sovra le montagne di Frabosa Soprana. Dividesi questo luogo in due quartieri denominati il primo Roata Piana, ed il secondo Vasco, nel primo vè la casa della comunità, e la Chiesa Parrochiale sotto il titolo di S. Pietro il di cui Paroco che vien chiamato col titolo di Vicario, per esser che viene eletto, e nominato dallAbate Commendatario di detto beneficio è il sig. Teologo D. Gianbattista Lanza di Frabosa Sottana sendo li redditi parrochiali come a carte. Vi è pure in questo quartiere la confraternita de disciplinanti collabito bianco sotto il titolo della SS.ma Annunziata, qual è senza redditi. Vi sono altresì le cappelle di S. Rocco e S. Bernardo senza redditi. Sovra uneminenza in contiguità di detta Roata Piana si vedono le vestigia dun antico castello stato dal tempo distrutto. Nel secondo di detti quartieri che trovasi distante dal primo un mezzo miglia vi sono le seguenti due cappelle; S. Gioanni Battista e S. Lorenzo ambe senza redditi. Alla campagna poi vi sono le seguenti cappelle. La vergine delle Lame, ove per la moltiplicità delle grazie che S. M. si compiace per intercessione di Maria Vergine concedere, vi è grandissimo concorso di popolo, trovasi questa cappella un miglia e mezzo distante dalla Chiesa Parrochiale, ivi suole essere di residenza una Sacerdote, questa cappella ha il reddito di £. 250 consistente in beni allodiali. S. Giuseppe, S. Magno, S. Maria Madalena, La Madona del Carmine, sono tutte senza reddito, e vengono provvedute del bisognevole con elemosine de particolari. Questo Luogo trovasi distante dalla città di Mondovì miglia tre, e da quella di Torino 35, prima dellanno 1699 era compreso fra le 14 terre che componevano il mandamento di Mondovì, da cui in detto anno si è diviso, formando ora corpo separato, li suoi confini sono con i Luoghi di Frabosa Sottana, Montaldo, Mondovì, Villanova, e Vico, non sendovi con dette comunità alcuna differenza per fatto de confini; resta questo luogo distante da fuori stato miglia 28. Laria è buona, gli abitanti forti, e robusti, scaltri ed industriosi, e diversi dessi dediti allo sfroso specialmente di tabacco, carte e tarocchi, facendone la provista di tali generi ne luoghi appartenenti alla Repubblica di Genova, e comecchè questo luogo resta al principio delle montagne che dal Piemonte con una continuata e successiva catena sino ne stati di Genova gli protendono ciò le porge una maggior facilità di sottraersi dalle vigilanze della giustizia, e con meno pericolo dessere arrestati, trasportano detti generi di sfroso nel Piemonte per la molta pratica che hanno di dette montagne. La maggior parte degli abitanti attende a lavori della campagna, essendo ben pochi quelli che abbiano arte sì liberale che mecanica, li migliori però fra essi sono gli seguenti. Sig. Medico Pietro Paolo Danna, Notajo Bartolomeo Carboneri, Notajo Tommaso Turco, Speciale Gioanni Pietro Carbonero. Si contano trenta preti celebranti, venti de quali fanno loro residenza nel Luogo, e gli altri nel Piemonte; vi sono pure 18 chierici. Evvi una Congregazione di carità che vien regolata secondo le Regie istruzioni, qual ha il reddito di £. 250 circa provenienti da beni allodiali già proprii della Confraria della Spirito Santo, quali beni soffrono il peso della manutenzione del Predicatore quaresimale, e dellelemosine di messe 60 il rimanente viene distribuito a poveri. Vi è una filatura da seda di sei fornelletti, e 6 telari da tela. Vi è un piccolo torrente denominato Ignere, lacqua del quale ben poche giornate adacqua. La giurisdizione spetta per intiero al sig. Marchese Fontana di Cravanzana col titolo comitale abitante in Torino, qual non ha altro reddito spettante al feudo fuorché £. 50 che le vengono annualmente pagate dalla comunità per li bandi campestri, ed altre £. 20 pello fitto del sito del sovranominato castello, qual è destensione di giornate quattro. La Comunità è composta di cinque soggetti compreso il Sindaco, ha casa propria ove vien tenuto larchivio delle scritture, quali sono in buon ordine col loro inventaro. Il cadastro è pure in buon ordine. |