Cenni storici
 
Per tornare alla pagina
principale cliccare sulla
crocetta in alto a destra



Casalis
(Dizionario geografico degli Stati di S.M. il re di Sardegna, 1837)

 


Da un atto del marchese di Savona del 1090, si scorge che un Ottone di Mombasiglio era vassallo di quel Marchese.
Nel 1154 i fratelli Bonifacio, Oberto, Oddone, Enrico e Guglielmo trovandosi insieme con Alasia loro genitrice nel luogo di S. Albano, fecero donazione del castello di Mombasiglio ad Ottone vescovo d'Acqui.
Questo castello venne compreso nella quarta parte dell'eredità del marchese Bonifacio di Savona, cioè nel marchesato di Ceva, il quale toccò al di lui figliuolo Anselmo.
Con istrumento dell'11 dicembre 1222 Guglielmo, Manuele, Leone, Bonifacio e Giorgio, principi cevesi, alienarono a Giacomo vescovo d'Asti la rocca e la villa di Mombasiglio colle loro pertinenze , ed in cambio riceveilero da lui il distinio luogo di Boves.
Nel 1349 il marchese Corrado di Ceva mandò a nome suo un nunzio per ricevere dal vescovo d'Asti l' investitura del feudo di Mombasiglio.

Il duca Ludovico d'Orleans (1495) confiscò questo luogo insieme con molti altri a Gian-Francesco de' marchesi di Ceva, e lo diede ad Ettore di Montemard suo luogotenente nel governo d'Asti, il quale avendo anche acquistato le parti di giurisdizione, che in quei confiscati luoghi avevano altri di essi marchesi, li vendette a Francesco Della-Rovere duca di Sora e conte di Sinigaglia, prefetto di Roma; e l'istromento di compra ne fu fatto verso il 1504 dal di lui fratello Giuliano vescovo d'Asti e cardinale di s. Pietro in vincoli.
La famiglia dei Trotti di Fossano, che teneva varii feudi in Piemonte, essendosi moltiplicata , si divise in due rami, di cui uno si denominò da Coazze e l'altro da Mombasiglio posseduto dai Trotti con titolo marchionale.
Questo villaggio fu poi eretto in contado a favore della nobile famiglia de' Pallavicini delle Frabose.