Il castello
 
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L'epoca di costruzione del Castello di Malpotremo non è nota. Si può ritenere che risalga al Medioevo. Si suppone che la sua distruzione si possa collocare nel Secolo XVII e si possa attribuire alle soldatesche franco-spagnole che invasero il Piemonte in quel secolo. L'area del Castello è di 2184 metri quadrati. La costruzione era di forma rettangolare. La parte verso Malpotremo ospitava una torre circolare. Dalla parte opposta verso Ceva vi era un grosso pozzo-cisterna a forma quadrata per la raccolta ed il deposito delle acque.
I ruderi della torre, ancora alti parecchi metri, vennero fatti demolire verso la fine del 1800 dall'ailora Arciprete Don EMANUELE DAZIANO per utilizzare le pietre in altre costruzioni. Il pozzo-cisterna di cui è stata pure demolita la copertura e la torretta per l'attingimento dell'acqua, è tuttora visibile sia pure con difficoltà per gli sterpi ed i vari materiali che lo hanno riempito quasi completamente.
Circa la storia del maniero non è stato possibile risalire a data più remota di quella del 7 Luglio 1142. Prima di quella data risulta che il Feudo di Malpotremo apparteneva al Marchese BONIFACIO ALERAMO di Savona. Dai documenti reperiti nelle varie biblioteche di Torino risulta che in data 7 Luglio 1142 il Marchese BONIFACIO ALERAMO di Savona divise le sue proprietà tra i suoi sette figli e che MALPOTREMO toccò al IV di nome ANSELMO. I documenti precisano che "Nella carta di divisione degli stati del Marchese BONIFACIO ALERAMO di Savona, questo antico luogo MALPOTREMO fu compreso nel Marchesato di Ceva che toccò al quartogenito ANSELMO".

Il colle, vicino alla chiesa, sul quale sorgeva il castello