Attori e registi della filodrammatica del Teatro Marenco
 
Si hanno notizie della filodrammatica di Ceva già nella prima metà del 1800.
Infatti citiamo dal libro "Il Teatro Marenco , storia di un palcoscenico di paese" di R.Luciano e M.Robaldo - ed.Stilgraf - 1997: La Società Filodrammatica si era fatta fiorente ed assai pregiata. Essa aveva a capo il signor Luigi Colombo. (Siamo nel 1850 circa) " Primo regista di cui si ha conoscenza.
Seguirono: il prof. Bicocco (fine 1800) e l'avv. Mario Quaglino (1930) per citarne solo alcuni.
Ed arriviamo a...

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Ettore Gula nato nel 1898 a Ceva , dove é sempre vissuto, salvo una breve parentesi in Africa Orientale , allora AOI, dove era andato per "colonizzare", con poco successo, l'Impero. Molto eclettico ed estroverso si é dedicato nella vita a mille attivitą per professione o per hobby. Ha gestito un mulino in Africa e fatto il tabaccaio a Ceva, il direttore dell'ufficio annonario in tempo di guerra (cosa che gli ha procurato non pochi guai a guerra conclusa), l'appaltatore di servizi ferroviari , capotreno prima e dopo la guerra e persino l'allevatore di polli e conigli.
Ma la sua vera passione però erano i fiori ed il teatro, dove si sentiva realizzato.
Prima della seconda guerra mondiale fu valido attore della filodrammatica del Marenco diretta dall'avv.Mario Quaglino.
Il tempo libero lo passava sempre a leggere copioni per allestire recite che avessero successo e nel dopoguerra prese le redini della filodrammatica allora intitolata a Leopoldo Marenco (figlio del più grande Carlo); dava l'anima per le recite dei bambini delle scuole elementari, dell'avviamento professionale, dell'asilo infantile; si interessò anche a quelle degli allievi ufficiali durante il tempo di guerra. Per molti anni fu l'anima della filodrammatica del Marenco che nel dopoguerra ebbe anche un primo premio ad un concorso provinciale di filodrammatiche. Al teatro dedicava ogni sua energia e gli spettacoli godevano sempre un grande concorso di pubblico che sapeva sempre amorevolmente perdonare qualche immancabile lacuna.
Ricordiamo alcune commedie da Lui realizzate: "Tredici a tavola" "La locanda dei tre merli" " I fastidi d'n grand'om"...
... e la famosa rivista che ebbe uno strepitoso successo (autori Mario Robaldo e Giovanni Gula): "Arrivano i vostri". Fra le tante parodie delle canzoni con le quali si prendevano in giro i vari personaggi di Ceva
ricordiamo qui quella relativa al consiglio comunale:
(Il motivo musicale era di una vecchia canzone ormai dimenticata)
..Venti persone
dentro una stanza
stanno facendo
un'adunanza
Sedici sono democristiani
e gli altri quattro sono nenniani (seguaci di nenni:partito socialista)
Li abbiamo eletti coi nostri voti
li avranno ancora i nostri nipoti
I consiglieri son tanto belli
venti persone pochi cervelli.
(Cambiano i tempi,ma i problemi sono sempre gli stessi)

 

 

 
Nando Alciati nato il 27 luglio 1922 a Ceva, dove ha sempre vissuto. Ha lavorato come impiegato presso l'allora Ufficio del registro di Ceva. Deceduto in Ceva il 19 dicembre 2004

Attore brillante della filodrammatica del Marenco, prima della ristrutturazione del teatro, sotto la direzione artistica di Ettore Gula. Dopo il 1975 prende la direzione della Filodrammatica e guida, con la sua capace regia, i "dilettanti" di Ceva per la realizzazione di numerose commedie dialettali (alcune da lui stesso tradotte in piemontese) che riscossero un enorme successo di critica e di pubblico.(Vedi più dettagliatamente nel libro" Il Teatro Marenco, storia di un palcoscenico di paese" di R.Luciano e M.Robaldo - ed.Stilgraf - 1997).
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Aldo Viora nato aCeva il 7 novembre 1952 dove vive tuttora. Ha lavorato come direttore della sede di Ceva del Banco Azzoaglio. Ora è dirigente della Banca Fideuram in Ceva.


Alla riapertura del Teatro (1975), sotto la presidenza di Riccardo Luciano, inzia la sua collaborazione come direttore amministrativo per passarre, dopo poco tempo, sotto la guida di Nuccio Messina, direttore artistico, incarico che tiene (con pochi intervalli di natura politica) per oltre vent'anni fino al 2003.
A nostro avviso, tra i molti suoi meriti, prevale quello di aver dato sempre molto spazio ed attenzione ai giovani. I risultati si vedono oggi osservando l'età media degli appassionati e spettatori del Marenco.
Qui lo ricordiamo anche come brillante "attor giovane" nelle produzioni di commedie piemontesi.
(Vedi più dettagliatamente nel libro" Il Teatro Marenco, storia di un palcoscenico di paese" di R.Luciano e M.Robaldo - ed.Stilgraf - 1997).