R.Courtecuisse - B. Duhem "Guide des Champignons" Delachaux et Niestlé
Torna HOMEPAGE
Torna Elenco generi
Torna al genere Amanita
 

Habitat: Si tratta di una specie presente nelle zone molto umide sia dei boschi di conifere che di quelli di latifoglie, talvolta in luoghi aperti e radure erbose; non è molto comune né diffusa, ma si presenta a volte a gruppi molto numerosi; fruttifica dall'estate all'autunno inoltrato.

Commestibile solo cotta; cruda è tossica

Edible only if cooked (toxic if raw)

 

 

 

 
Amanita crocea (Quel.)Sing.

 

Cappello
50-80 (120) mm, dapprima campanulato-parabolico o glandiforme, infine disteso-appianato, talora con largo umbone convesso; glabro, vischiosetto per l'umidità, generalmente privo di residui del velo generale, finemente striato nella zona marginale; da arancio vivo ad arancio pallido o ocra aranciato, un po' più pallido all'orlo.

Lamelle
Libere, fitte e sottili, bianche, negli adulti un poco sfumate di crema, intercalate da lamellule tronche.

Gambo
75-140 × 10-25 mm, slanciato, attenuato all'apice, decorato da minute scaglie concolori al cappello (bianche nella var. subnudipes) disposte a zig-zag su fondo bianco; pieno-midolloso, infine fistoloso. Anello assente "obliterato" (ridotto a brandelli che permangono alla base del gambo, internamente alla volva, come nelle altre "Amanitopsis")

Volva
Membranacea, sottile, assai alta, inguainante nella parte basale, libera all'orlo dove è laciniata; esternamente biancastra, internamente ocraceo chiaro.

Carne
Poco abbondante, tenera, bianca o biancastro-ocracea nelle zone periferiche. Odore tenue e senza particolari sapori.

Spore: Globulose o subsferiche, 10-12,2 × 10-11,6 µm; non amiloidi.