Solanum nigrum L.
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Famiglia Solanaceae

Nome volgare Erba morella

Caratteristiche Pianta erbacea annuale o perenne, con radice a fittone, con fusti a due striature longitudinali, angolosi e alti sino a 80 cm.
Le foglie sono alterne, ovali, intere o marginate, con denti radi.
I piccoli fiori sono riuniti all’ascella delle foglie, hanno calice conico, corolla a 5 petali appuntiti di colore bianco con antere gialle riunite a cono.
I frutti sono bacche globose, prima verdi, poi nere, piene di minuscoli semi.

Fiori1 - Fiori2 - Foglie - Frutti - Semi
 


Habitat
Cresce negli incolti e tra i ruderi 0-900 m. Marzo novembre

Diffusione Molto comune

Sostanze contenute Principi attivi: gluco-alcaloidi come quelli della dulcamara, sia pur in minor quantità.

Parti velenose della pianta Tutta la pianta, specie le bacche immature color verde.

Proprietà farmaceutiche: Proprietà antispasmodiche. analgesiche. sedative, emollienti, febbrifughe, diuretiche e purganti. In orneopatia in caso di vertigini. crampi. emicranie. L'uso farmacologico di questa pianta è assolutamente riservato ai medici.

Uso in cucina: Pianta tossica come tutte le solanacee, pero qualche giovane getto può essere usato, ben cotto, nelle minestre primaverili

Nota In letteratura si legge che 10 bacche possono essere sufficienti a provocare una paralisi degli organi motori e delle fibre sensitive.

Curiosità In Francia l'erba morella è detta erba crepa-cane, a ricordare la pericolosità di questa pianta.

 

Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves

La pianta è una comune infestante delle messi, e produce bacche colorate che attirano i bambini con il loro bel colore violaceo. Le bacche a completa maturazione sono eduli, e la pianta è stata addirittura coltivata in passato come fonte di "mini-pomodori" viola. I frutti immaturi contengono quantità elevate di alcaloidi steroidei, soprattutto di solasodina. In passato, l'industria farmaceutica ha usato questo composto come prodotto di partenza per la preparazione di estrogeni e progestinici, anche se oggi si utilizzano altre fonti, essenzialmente fitosteroli della soja. La solasodina è anche usata, a scopo sperimentale, per il trattamento di alcuni tumori cutanei. Analogamente al pomodoro, un suo stretto parente, l'alcaloide scompare a piena maturazione. Il contenuto di alcaloidi nelle foglie varia entro limiti molto ampi, dall'assenza totale fino addirittura al 2% sul peso secco, per cui è molto difficile dare un giudizio sulla pericolosità di questa pianta. In Grecia, le foglie sono considerate eduli e mangiate, dopo bollitura, come verdura. Sono documentati disturbi in bambini che avevano ingerito parecchie bacche (a grado diverso di maturazione), ma in tutti i casi si è trattato di disturbi relativamente benigni, caratterizzati da nausea e dilatazione della pupilla. Sono noti invece casi di avvelenamento in animali, causati più che dalla solasodina dai nitrati che la pianta accumula in abbondanza. L'erba morella è una comune infestante, e con la moderna raccolta meccanizzata delle messi, può contaminare prodotti alimentari ed entrare nella filiera di piante eduli