Agropyron repens L.
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Famiglia:
Graminacee

Nome volgare: Gramigna

 

 

 
 

Caratteristiche: Pianta perenne con un rizoma sotterraneo ramificato e lungamente strisciante (raggiunge facilmente alcuni metri di lunghezza); il rizoma è simile al fusto, infatti è diviso in nodi e internodi: dai nodi si dipartono inferiormente le radici e superiormente i fusti, che sono semplici, eretti e alti 80-100 cm.
Le foglie sono divise in due parti: una guaina lunga 10 cm che abbraccia il fusto e la lamina lanceolato-lineare, lunga 10-20 cm e gradatamente assottigliata fino all'apice acuminato; il margine è intero ma scabro, come la superficie superiore, per la presenza di piccoli denti.
L'infiorescenza è una spiga composta da una decina di spighette; ogni spighetta ha alla base due brattee dette glume che contengono quattro-otto fiori, ognuno dei quali racchiuso in altre due brattee dette glumette.
Il frutto è una cariosside ovoidale lunga 6-7 mm che resta racchiusa nelle glumette persistenti.

Habitat: Cresce negli incolti e luoghi erbosi aridi, ai margini dei sentieri.

Proprietà farmaceutiche: Parte utilizzata della pianta: rizoma. Proprietà diuretiche,colagoghe, emollienti, antisettiche, ipotensive, depurative. Droga usata: Il rizoma.

 

Uso in cucina I rizomi freschi sono commestibili. In periodi di carestia sono stati utilizzati, mescolati alla farina, per produrre pane, dopo essiccazione e macinatura. Si è prodotto anche un surrogato del caffè, dopo triturazione e tostatura. Gli zuccheri presenti nei rizomi sono stati utilizzati per produrre alcol e anche una birra che, a quanto pare, è di gusto gradevole.
Giovani foglie e germogli sono mangiati crudi in insalata a primavera.

Nota Fino a poco tempo fa era chiamata Agropyron repens, dal greco àgrios = selvatico e pyròs = frumento; oppure agròs = campo; repens = strisciante, dal latino répere = strisciare.
L'Agropyron repens è stata utilizzata in fitoterapia nella Grecia classica. I cani ammalati sono soliti dissotterrarne e mangiarne le radici e gli erboristi medioevali la usavano per il trattamento delle infiammazioni delle vesciche, della minzione dolorosa e della ritenzione idrica.
I rizomi essiccati di Elytrigia repens (denominazione attuale) venivano spezzati e utilizzati come incenso durante il medievo in Nord Europa, dove altri tipi di resine a base di incenso non erano disponibili.
La Gramigna è anche conosciuta come Grano delle formiche e Dente canino.
In passato veniva utilizzata per fare il pane e la birra e si tostavano le radici per fare il caffè. Gli animali domestici mangiano la gramigna per purgarsi.