Daucus carota L.
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- Radice - Fiore1 - Fiore2 - Fiore3 - Brattee -Frutto5Fusto- Semi

Famiglia Ombrellifere

Nome volgare Carota selvatica

Caratteristiche Pianta erbacea biennale con radice carnosa e ingrossata con odore di carota. Fusto eretto ispido, ramoso in alto. Nel primo anno di vegetazione produce le foglie basali, nel secondo sorge fra queste il fusto eretto, ramificato, alto fino a due metri; tutta la pianta è scabra per la presenza di peli rigidi.
Le foglie, munite di un picciolo amplessicaule, sono due o tre-pennatosette con segmenti dentati; quelle cauline sono pennatosette con segmenti lineari e sono inserite su una corta guaina ; la superficie varia da glabra e lucida a tomentosa e grigiastra. Brattee filiformi, triforcate; bratteole presenti filiformi.
I fiori sono raccolti in ombrelle con 20-40 raggi; i peduncóli di queste sono eretti durante la fioritura e si arcuano alla maturazione facendo convergere al centro le ombrellette fruttifere. I fiori sono bianchi o rosei; quello centrale (leggermente più grande) di ogni ombrella è sterile, di colore spesso porporino scuro.
Il frutto è formato da due acheni addossati, ognuno circondato da una fila di aculei.

Habitat: Comune nei prati, lungo i sentieti e nei luoghi incolti. Hlm 0-1400 m. Fiorisce maggio ottobre

Luogo e tempo di ritrovamento Ceva - Luglio

Diffusione Ovunque

Proprietà farmaceutiche Vitaminizzanti, diuretiche, antiinfiammatorie, aperitive. (Droga usata: radici e semi)

Uso in cucina La carota selvatica è una pianta che vive nei prati incolti e lungo i cigli stradali, dove le sue foglie e i suoi fiori sono una visione comune. La carota orticola, che è stata ottenuta da questa forma selvatica dopo molte manipolazioni (probabilmente incrocio tra la subspecie carota e la subspecie maximus), invece di produrre una radice robusta e totalmente non commestibile, alla fine del primo anno di vita produce le carnose e succulente carote da cucina, ricche di vitamine e sali minerali.
La carota selvatica, quindi, non ha particolare interesse culinario.
I frutti vengono usati per l'infuso allo scopo di stimolare l'appetito e facilitare la digestione.

Nota E' stato riportato che contiene un composto anticoagulante, il ferulenolo, che non ci sarebbe più in quella coltivata. (prof. :Appendino)