Carum carvi L.
Torna alla pagina
principale
 

 
Fiore1 - Fiore2 - Foglia - Frutti1 - Frutti2 - Frutti3

Famiglia Ombrellifere (Apiacee)

Nome volgare Cumino dei prati, cumino tedesco.

Caratteristiche Pianta erbacea biennale; al secondo anno si innalza un fusto alto fino a 80 cm. Fusto ramificato soprattutto nella parte superiore.
Foglie basali 2-3 pennatosette con lamina a contorno triangolare; le cauline con guaina ben sviluppata, amplessicauli, ridotte a poche lacinie filiformi. Ombrelle composte con 5-15 raggi disuguali; ombrellette con una decina di fiori. Involucro di solito nullo.
Fiori ermafroditi con petali bianchi o rosei. Frutto ovoide oblungo, fortemente aromatico.

Habitat Luoghi erbosi e nei prati montani. Hlm 800-2200 m. Fiorisce giugmo agosto

Luogo e tempo di ritrovamento Ormea - Pizzo - Giugno

Diffusione Molto comune

Proprietà farmaceutiche Aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche, antisettiche.(Droga usata: frutti).
La parte della pianta che si utilizza maggiormente sono i piccoli frutti che maturano nel luglio-agosto dell’anno successivo alla semina.
Ai frutti del Carvi sono state attribuite principalmente proprietà digestive, diuretiche e carminative, già citate da Galeno, nelle dispepsie, flautolenze, gastralgie e coliche, specialmente per i soggetti ipocondriaci ed isterici; ma anche virtù antispasmodiche (clisteri), emmenagoghe, galattogoghe, stomachiche, sudorifere e vermifughe.

Uso in cucina Le giovani foglie insaporiscono insalate, minestre e verdure cotte. I semi, dal sapore intensamente aromatico, vengono mescolati alla farina per preparare dolci e panini, e anche nella preparazione di alcuni tipi di formaggi. Danno un tocco particolare ai piatti di carne (soprattutto di maiale) e sono indispensabili per la preparazione del noto liquore (kúmmel) aromatico e digestivo.

 

Nota Il cumino che c’è da noi è solo quello tedesco: Carum carvi.

Altro cumino, che il Pignatti considera come vero cumino è Cuminum cyminum spontaneo inselvatichito solo nell’isola di Malta e coltivato negli orti. Pare abbia le stesse caratteristiche e proprietà di Carum carvi .

Il cosiddetto“cumino nero” i cui frutti (contenenti timolo) è largamente usati come spezia in Iran e India ed è sconosciuti da noi: si tratta di Bunium persicum B.Fedtsch. = Carum bulbocastanum Clarke della famiglia delle Apiacce. Anche il fittone (probabile tubero) piccolo e arrotondato è commestibile crudo o cotto come Bunium bulbocastanum con sapore di castagna. Nel sud est europeo ed asiatico pare che il frutto sostituisca il nostro Carum carvi.

Nel nord Africa è chiamato cumino nero il frutto di Nigella sativa (Ranuncolacea) di sapore e odore diverso da Carum carvi , ma con “proprietà stimolanti delle attività dello stomaco e calmante dell’intestino”.