Aquilegia atrata L.
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Famiglia: Ranunculaceae

Nome volgare: Aquilegia

Caratteristiche: Pianta erbacea perennealta sino a 70 cm.
Le foglie sono tripartite con foglioline a forma di ventaglio a loro volta trilobate, verdi, glauche nella pagina inferiore.
I fiori pendenti, profumati ed ermafroditi sono portati da lunghi peduncoli penduli e ghiandolosi. Sono formati da un verticillo esterno con 5 tepali di aspetto petaloide, a forma spatolata o ovato-lanceolata di colore violetto scuro o amaranto. Stami numerosi, gialli, riuniti in una colonnina sporgente dai tepali.
Il frutto è un folliceto, costituito da 5 follicoli ghiandolosi-pubescenti brevemente saldati alla base

Habitat: Boschi montani , soprattutto peccete, forre cespuglietti, zone a mezz’ombra, pascoli e prati su terreni ricchi di umus da 400 a 2000 m
Fiorisce da giugno a luglio.

Fiori1 - Fiori2 - Foglie - Frutto --
Semi

Parti velenose della pianta Si tratta di una pianta tossica, come praticamente tutte le ranuncolacee, per la presenza di glicosidi che possono danneggiare il muscolo cardiaco.

Proprietà farmaceutiche: Antisettiche, calmanti, astringenti e detergenti, depurative, diuretiche,diaforetiche e parassiticide.

Sostanze contenute Glicosidi cardioattivi. Acido cianidrico, alcaloidi.

Altre specie Aquilegia alpina

Diffusione Non molto comune

Nota Per il contenuto di sostanze velenose l'uso di questa pianta è assolutamente riservato ai medici. (Droga usata: la pianta intera) Come accade per molte specie di questa famiglia, il fieno di aquilegia è, invece, praticamente innocuo.

 

Da "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves.

Oltre alla ranunculina tipica della famiglia botanica di appartenenza, l'aquilegia contiene elevate concentrazioni di glicosidi cianogenici nei semi e nelle radici, che rendono la pianta potenzialmente molto velenosa. Alcune aquilegie ornamentali contengono concentrazioni di questi composti molto più grandi rispetto a quelle della pianta spontanea.