Sorbus torminalis L.
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Famiglia Rosacee

Nome volgare Ciavardello, sorbo selvatico

Fiori1 - Fiori2 --Foglie - Fusto - Frutti

 
 
Caratteristiche Albero caducifoglie alto fino a 15 - 20 m. Corteccia ornata da lenticelle chiare ellittiche, rami bruno grigi, lucidi e un po' angolosi, formanti una corona ampia e appiattita. Foglie alterne, semplici, lungamente picciolate (2 - 5 cm) e ornate da stipole lineari peloso ghiandolose, con 4 - 5 lobi profondi e acuti, irregolarmente dentate ai margini, pelose da giovani e verdi e glabre in età. Fiori ermafroditi, in corimbo ramoso ampio ed eretto; calice peloso a lacinie triangolari caduche, bianchi. Frutto:(quello che comunemente viene detti frutto in realtà è un falso frutto) pomo obovato o subgloboso, di colore giallo rossastro punteggiato, bruno a maturità e di sapore acidulo. Semi in numero di 4 triangolari russo bruni.

Habitat Boschi di latifoglie. Predilige terreni calcarei. Fiorisce: maggio - giugno. Hlm 0-800

Luogo di ritrovamento Monesiglio

Diffusione Abbastanza comune

Proprietà farmaceutiche I frutti di questa pianta, dal gusto un po’ acido perché ricchissimi di tannini, possiedono proprietà curative (per il contenuto di acidi organici e di acido malico in particolare) tanto che un tempo venivano usati per curare le coliche e come tutte le varietà dei sorbi per la dissenteria.

Uso in cucina I frutti si possono consumare freschi e si prestano per preparare delle marmellate originali e dal gusto particolare.
Benchè i frutti siano eduli non vengono normalmente usati in cucina.

Nota Il legno, di colore rosso bruno scuro con albumo più chiaro, è molto pesante, duro e compatto; è ricercato per lavori di tornio e di ebanisteria e per impiallacciatura. I frutti sono ricercati dagli uccelli e sono pure eduli.