Cyclamen purpurascens Miller
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Famiglia Primulaceae

Nome volgare Ciclamino delle Alpi

Caratteristiche Pianta perenne alta sino a 15 cm, di aspetto erbaceo, con tuberi globosi di colore grigio-marrone, dai quali si diramano diverse radici.
Le foglie lungamente picciolate formano una rosetta basale con lembo fogliare carnoso, cuoriforme, di color verde scuro, macchiato di bianco sulla pagina superiore e rossastro sulla pagina inferiore.
I fiori solitari, che emanano un gradevole profumo, sono color porpora o rosa e portati da lunghi peduncoli rosati.
I frutti sono capsule sferiche deiscenti.

Habitat Pascoli, boschi ricchi di humus, faggete, predilige i terreni calcarei, da 0 a 1.900 m.

Altre specie Cyclamen repandum Sibth. et Sm., Cyclamen hederifolium Aiton

 
Fiori - Foglie - Radice-----

Diffusione Abbastanza raro.

Sostanze contenute Principi attivi presenti soprattutto nei tuberi sono i saponosidi, tra cui ricordiamo la ciclamina. Veleno termolabile.

Parti velenose della pianta Tutta la pianta, ma particolarmente i tuberi.

Proprietà farmaceutiche Emmenagoghe, vermifughe e purganti.

 

Nota E' senz'altro una delle piante alpine più usate nel giardinaggio

Curiosità Sembra che nell'antichità le sostanze contenute nel tubero servissero come medicina abortiva.

 

Dal libro "Piante velenose" di Appendino- Luciano - Colombo - Gatti. ed. ArabaFenice - Boves.

Il nome ciclamino ricorda la forma a disco (kyklos in greco) del suo tubero, che può mantenersi vitale per oltre 100 anni, e da cui si dipartono numerosi fiori e foglie, tradizionalmente considerati velenosi alla stregua dei tuberi stessi. I frutti, analogamente a quelli dell'arachide, sono caratterizzati da crescita geotropa, cioè verso la terra, e si aprono solo dopo essere stati a lungo immersi nel suolo. Il tubero del ciclamino contiene elevate concentrazioni di saponine (ciclamina e congeneri) caratterizzate da un forte potere irritante per la pelle e le mucose. L'ingestione anche di un solo piccolo pezzo di tubero porta a violenti spasmi gastrointestinali. Le spiccate proprietà offensive del tubero sono un deterrente per il loro consumo, anche a scopo suicida, e non sono riportati casi di avvelenamento letale da ciclamino nella letteratura medica. Curiosamente, i maiali possono mangiare impunemente i tuberi del ciclamino, che per questo è anche chiamato "panporcino". La concentrazione della ciclamina nelle parti aeree della pianta è molto bassa, e anche questo contribuisce a limitare la pericolosità della pianta, che è molto diffusa a livello ornamentale, soprattutto come ibridi (C. persicum dell'Oriente). Una caratteristica curiosa delle foglie del ciclamino è la loro colorazione rossa, soprattutto in alcune varietà ornamentali. La colorazione rossa della pagina inferiore delle foglie di alcune piante è dovuta alla produzione di antocianosidi, i composti responsabili del colore di molti fiori, ed il suo significato rappresenta ancora oggi un enigma irrisolto.