Crataegus azarolus L.

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Famiglia Rosacee

Nome volgare Azzeruolo, Lazzeruolo

 

 

 

 

 

Fiori1 - Fiori2 - Foglie - Frutti - Fusto


Caratteristiche Piccolo albero che non raggiunge i 6 m d'altezza, con una chioma espansa, irregolare, non molto densa e un tronco diritto o un po' sinuoso, non di rado a portamento cespuglioso. Le foglie decidue, alterne, brevemente picciolate e dotate alla base di un paio di stipole lineari, hanno lamina a contorno ovale o rombico, incisa non troppo profondamente in lobi piu' o meno triangolari.
Il fiori profumati sono ermafroditi (hanno entrambi gli organi maschile e femminile) e sono impollinati da insetti. Compaiono in corimbi eretti in aprile-maggio, sono bianchi e presentano di norma due stili centrali e stami con antere rosso-violacee.
Il frutto e' un pomo globoso non piu' largo di 2,5 cm, ed è molto variabile e nella dimensione e nel colore.


Sinonimi Crataegus aronia (Bosc.)

Habitat Specie d iffusa in Europa meridionale, Asia Minore e Nordafrica. L'azzeruolo si incontra qua e la' in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia. Fiorisce in aprile giugno

Luogo e tempo di ritrovamento Ceva regione Piana - agosto

Diffusione Non comune

Uso farmaceutico Ha proprietà antianemiche, oftalminiche, diuretiche e ipotensive. Viene usato in fitocosmesi per la presenza di provitamina A.

Uso in cucina L' azzeruolo (molto gustoso, che ricorda il sapore delle nespole) consumato fresco è dissetante.
E' usato per confetture, marmellate e gelatine, insalate e macedonie di frutta; si utilizza in pasticceria; si conserva sotto spirito e grappa.

 

Conserva di azzeruole

Gettare un chilo di azzeruole 800 cc di acqua bollente; fare bollire per dieci minuti e, mentre sono ancora calde, togliere i noccioli. Sciogliere 800 g di zucchero in acqua, (meglio quella impiegata per bollire le azzeruole), aggiungere i frutti e un succo di limone; far bollire sino a consistenza desiderata.