Artemisia petrosa subsp.eriantha Ten.Giac.et Pign.

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Famiglia: Asteracee

Nome volgare: Artemisia a capolini lanosi

Caratteristiche: Pianta erbacea perenne alta fino a 15 cm; infiorescenza 4-7 mm.

Habitat: Endemica della Savoia e Alpi Marittime

Specie simili: Artemisia petrosa subsp.petrosa

 
Fiore - Foglie 1 - Foglie 2
Proprietà farmaceutiche: A scopo medicinale si utilizzano la pianticella fiorita raccolta all'inizio della fioritura e fatta essiccare in luogo ombroso e ventilato. Si può impiegare anche la radice raccogliendola in estate. Proprietà toniche, antispasmodiche, diaforetiche

Uso in cucina: Le proprietà del genepì e delle varietà consimili s'incentrano sui principi amari in esse contenuti che le rendono eccellenti per confezionare aperitivi e digestivi. Inoltre può essere utilizzato per combattere le affezioni dell'apparato respiratorio
I montanari utilizzano le molte specie di genepì macerandole nella grappa ottenendone un liquore stomachino che sembra abbia la capacità di guarire il mal di montagna.

Nota Alcune artemisie contentono il tuione, un composto in passato associato ad una patologia specifica, l'absintismo. La moderna ricerca ha ridimensionato la tossicità del tuione, che, inoltre,è contenuto in piccole quantità nell'assenzio delle Alpi Occidentali, caratterizzato dalla presenza di un altro terpene, l'ocimene ossido. Molte artemisie contengono terpeni non volatili amari, come l'absintina, un composto in grado di essere percepito come amaro alla diluizione omeopatica di 1 mg in 30 litri di acqua. Anche se ridimensionato dal punto di vista tossicologico, il problema del tuione rimane dal punto di vista regolatorio, dato che la EU ha fissato un limite massimo per la sua presenza nei liquori preparati con artemisie (35 mg per litro)

 

Da "Flora Italia" di Sandro Pignatti - Edagricole
 


4021. A. petrosa (Baumg.) Jan - A. rupestre - 9358036 - Ch suffr - 4 , 2-20 cm, bianco-tomentosa e con odore
aromatico amaro (!). Rd. legnosa; rami ascendenti, semplici. Fg. basali 2 volte triforcate, divise in lacinie flabellate
larghe 2 mm, acuminate; fg. cauline (2 X 7-8 mm), all'apice con 2-3 denti.
Capolini (diam. 3-4 mm) in spiga contratta; squame lanose; fi. giallastri (25-50 in ogni capolino).