Arabis allionii DC
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Foto Renzo Salvo

Famiglia Brassicaceae

Nome volgare Arabetta di Allioni

Sinonimi Arabis hirsuta (L.) Scop. subsp. allionii (DC.) Rouy et Fouc.

Caratteristiche Pianta erbacea perenne o bienne, alta fino a 50 cm, con fusto eretto, generalmente semplice, solo raramente ramificato alla base o in alto, glabro o nella parte bassa con pochi peli semplici o biforcati.
Foglie alterne del tutto glabre o talvolta, almeno le basali e le cauline inferiori, con sparsi peli semplici, biforcati o a 3-4 raggi sul bordo o più raramente anche sulle facce con margine generalmente dentato, solo raramente intere; foglie basali progressivamente ristrette nel picciolo; 5-16 foglie cauline non molto dense spesso più lunghe degli internodi, con base arrotondata, troncata o debolmente cuoriforme.
Fiori in infiorescenza densa e poi allungata, ermafroditi, attinomorfi, con 4 sepali e petali bianchi, liberi, larghi fino a 1,8 mm e lunghi fino a 7 mm; ovario supero ; frutto a siliqua; silique addensate in basso, divergenti in alto, lunghe fino a 45 mm; valve con nervo robusto.

Antesi Giugno - Luglio

Distribuzione Subendemica delle Alpi occidentali e dei rilievi dell'Europa centro orientale, è presente in Italia in un areale molto ridotto sulle Alpi Marittime, Cozie e Graie.

Habitat Pendii erbosi, pascoli e prati, tra 1200 e 2000 metri di altitudine.

Note Il nome del genere vuol ricordare l'Arabia, o meglio i suoi ambienti aridi, si tratta infatti di piante che si adattano a vivere anche su terreni sabbiosi. Il nome specifico è dedicato a Carlo Allioni (1728-1804), botanico torinese che scrisse la "Flora pedemontana"

 
 
Fiore - Foglie